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Trento, 8 marzo 2012
Trento nord: «Lavisotto, le bonifiche si fanno»
Il direttore del Consorzio Geat replica a Bombarda: pulizie ogni volta che si taglia l’erba
da l’Adige di giovedì 8 marzo 2012

«L’interrogazione del consigliere Bombarda (vedi l’Adige di ieri) tocca un problema verissimo, la pulizia delle fosse di bonifica della città di Trento, che spesso sono cosparse di cartacce e quant’altro i nostri concittadini vi gettano con assoluta noncuranza». Claudio Geat, direttore del Consorzio trentino di bonifica, spiega che la struttura da lui diretta provvede ogni anno a due o tre tagli dell’erba in tutte le fosse di bonifica della val d’Adige, in funzione dell’andamento della stagione. «Per la città di Trento cerchiamo addirittura di effettuarne tre in quanto oltre all’aspetto strettamente idraulico, cioè di garantire un’adeguata portata di deflusso, vi sono anche evidenti aspetti estetici ed igienici, che in area agricola sono meno rilevanti».

Geat spiega che in primavera viene eseguita la pulizia delle immondizie che, quest’anno, è iniziata proprio l’altro ieri con il rio Carpenedi ed è proseguita ieri con il Lavisotto.  Insomma, non è vero come sostiene l’interrogazione che il rio sia dimenticato. Tutt’altro, sottolinea Geat. «Ogni anno - spiega -, in occasione di ogni taglio erba con decespugliatore viene effettuata la raccolta delle immondizie trovate, cercando di arginare il malcostume imperante. È evidente che in primavera, con l’erba abbattuta dal gelo o dalla neve, le immondizie sono molto ben visibili e si può procedere ad una raccolta accurata, mentre, non appena comincia a crescere l’erba, niente è più visibile fino al momento del taglio erba».

Il Consorzio, inoltre, interviene regolarmente quando viene segnalata la presenza di immondizie nelle fosse. «Lo scorso anno tra Natale e Capodanno un nostro dipendente è stato fatto rientrare dalle ferie per recuperare due poltrone ed una bicicletta nel Lavisotto, di fronte al campo Coni». Per quanto riguarda lo scarico di sostanze inquinati, il problema - fa sapere Geat - non è di competenza del consorzio».

 

     

Roberto Bombarda

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